Chi è l’assistente sociale
In quali aree di intervento lavora l’assistente sociale
L’assistente sociale opera all’interno di molteplici aree di intervento:
- Famiglia e minori
- Anziani
- Disabilità
- Dipendenze
- Salute mentale
- Carcere
- Povertà e disagio adulto
- Migranti
Quali sono gli sbocchi professionali dell’assistente sociale
Gli assistenti sociali operano principalmente all’interno dei servizi pubblici, ma in Lombardia sono ampiamente presente anche all’interno del terzo settore. Inoltre, negli ultimi anni sta aumentando il numero di assistenti sociali che opera in regime di libera professione all’interno di studi privati, come consulente o come supervisore.
Questi sono i principali settori di impiego:
- Sistema di welfare pubblico: Comuni, Aziende speciali consortili, Regione
- Sistema sanitario e socio-sanitario: ospedali, servizi per le dipendenze e per le disabilità, centri di salute mentale, consultori, neuropsichiatrie, case di riposo, servizi per i minori e per le persone con disabilità ecc.
- Sistema giustizia: misure alternative al carcere, progetti in favore di detenuti con problemi di dipendenza
- Terzo settore: cooperative, fondazioni, ecc.
- Libera professione: mediatori familiari, consulenti dei tribunali, coordinatori genitoriali, supervisori professionali ecc.
Una professione sempre più richiesta
Negli ultimi anni, l’evoluzione normativa e i cambiamenti di sistema hanno portato a un aumento importante della domanda di assistenti sociali e, per questo motivo, il 66% dei laureati trova lavoro entro 1 anno (dati Almalaurea consultati a nov. 2024 riferiti all’Italia). In Lombardia, l’elevato numero di concorsi pubblici e l’ampia offerta di posizioni lavorative aperte presso il terzo settore consente ai neolaureati di poter scegliere tra una notevole pluralità di contesti lavorativi.
In particolare, assistiamo ad un’elevata domanda in questi settori:
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negli enti locali, perché la normativa ha fissato il rapporto di 1 a.s. ogni 5.000 abitanti
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in sanità, per le riforme legate al PNRR e al ricambio generazionale
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nella giustizia, per il concorso indetto dal Ministero della Giustizia su scala nazionale
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nella libera professione, perché sono sempre più richiesti interventi di supervisione professionale, mediazione familiare e coordinazione genitoriale.