Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità: L’Impegno Deontologico per la piena inclusione
Il 3 Dicembre, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, (istituita dall’ONU), è per la nostra Comunità Professionale, un richiamo al mandato etico e professionale.
Come Ordine degli Assistenti Sociali della Lombardia, riaffermiamo il nostro impegno a promuovere i diritti, la dignità e il pieno benessere delle persone con disabilità, in coerenza con il nostro Codice Deontologico.
La nostra pratica quotidiana si misura sulla capacità di individuare ed eliminare quegli ostacoli – strutturali, istituzionali, normativi e culturali – che limitano l’autodeterminazione e il rispetto dei diritti. La disabilità è, in gran parte, una questione di barriere ambientali e sociali che il nostro intervento è chiamato a rimuovere attraverso la mediazione, il case management e l’azione di advocacy.
La nostra responsabilità si concretizza nell’applicazione di strumenti orientati alla centralità della persona. In questo contesto, includere non significa “adattare la persona al sistema”, ma riconoscere la diversità come valore fondante della comunità. Il “Progetto di Vita Personalizzato, Individualizzato, Partecipato (come delineato nella nuova Riforma della Disabilità), rappresenta il punto fermo del nostro intervento. Non un mero adempimento burocratico, ma il luogo in cui i professionisti sociali, sanitari ed educativi si coordinano per:
- raccogliere non solo i bisogni, ma le aspirazioni e i desideri del soggetto,
- garantire la continuità assistenziale e la piena autodeterminazione nel percorso di vita.
- promuovere l’accesso al lavoro, all’istruzione e all’autonomia abitativa.
Il 3 Dicembre è l’occasione per tutta la Comunità Professionale per riflettere sui progressi fatti, ma anche per riconoscere le lacune del sistema dei servizi. “La nostra cultura non riconosce ancora pienamente il diritto all’autodeterminazione di una persona disabile, il “sistema paese” quindi non è oggi in grado di inverare questi diritti” afferma la Presidente Regondi, “noi come comunità professionale abbiamo il dovere di essere agenti del cambiamento sociale”.
Questa giornata rappresenta anche l’occasione per ricordare che il Consiglio Nazionale Assistenti Sociali ha collaborato fin dall’inizio con il Ministero per le Disabilità per l’attuazione della Riforma e, in applicazione della Convenzione ONU, ha elaborato un decalogo con cui ha espresso la propria posizione. Consulta il decalogo.
Nel 2026 il CROAS attiverà un Gruppo Tematico per mettere a tema il ruolo dell’Assistente Sociale in questa Riforma.
Obiettivi del Gruppo saranno:
- monitorare la sperimentazione avviata dal Decreto Legislativo n. 62/24 ed in atto in alcune province italiane, tra cui Brescia, rilevando punti di forza e aspetti di criticità;
- approfondire, sviluppare e documentare le specificità della professione nel nuovo percorso normativo per valorizzarne il ruolo, al fine di incidere sulla qualità/efficacia degli interventi e favorire percorsi e processi di integrazione sociosanitaria;
- supportare il CROAS nell’interazione tecnico politica ai diversi livelli istituzionali di Regione Lombardia, degli Enti del sistema socio-sanitario lombardo e del CNOAS, mediante la redazione di documenti, proposte, osservazioni;
- rilevare eventuali bisogni formativi.